lunedì 10 febbraio 2014

Donne, Missis e Madam

Oggi voglio parlarvi delle donne.
Ognuna di noi ha un suo modo di vivere ed esternare la femminilità che ci caratterizza. Ci sono donne sensibili, donne riservate, donne forti, donne ribelli, donne libere, donne ancora bambine, donne schiave e donne già mature. Ognuna con il proprio modo di fare, di affrontare la vita e le difficoltà che incontreranno.
Le mamme, le nonne e le bimbe, tutte donne a modo loro, tutte grandi ed ancora piccole. Famose, sconosciute, importanti per il mondo intero ed alcune solo per i loro cari, in ogni caso ricordate con amore.
Da sempre le donne hanno giocato un ruolo importante, nella storia, nei film, nelle canzoni, persino nei cartoni.
Vorrei ricordarne con voi giusto qualcuna, non perché le altre siano meno importanti, ma semplicemente perché tante:


  • DONNE STORICHE:
  1. Cleopatra (69 a.C.-30 a.C.) : ultima regina del Regno d'Egitto, rappresento la minaccia ed il     nemico più temuto per la Repubblica romana. Aveva dalla sua parte una numerosa flotta, un forte esercito e un ingente capitale, ai quali si univano una bellezza ed un fascino che piegava la suo volere un gran numero di uomini, tra cui Giulio Cesare. Per dover di cronaca c'è da     ricordare che non fu comunque mai sola nel suo regnare ma fu affiancata dal padre, dal fratello, dal fratello-marito e dal figlio.                                                                                                                                                                      
  2. Elisabetta I d'Inghilterra (1533-1603): quinta ed ultima monarca della dinastia Tudor, appoggiava a pieno la chiesa d'Inghilterra  provocando forti tensioni religiose.Vinse la guerra contro la Spagna e gettò le basi per quella che divenne in seguita una grande potenza marittima e commerciale ed iniziò la colonizzazione dell'America settentrionale. E non da ultimo c'è da ricordare che durante il suo regno,l'Inghilterra ebbe una notevole fioritura letteraria, Shakespare, Jonson e Spenser sono solo alcuni degli scrittori dell' epoca.                                                                                           
  3. Marie Curie (1867-1934): chimica e fisica polacca, naturalizzata russa e poi francese. Le fu assegnato nel 1903 il premio Nobel per la fisica e nel 1911 quello per la chimica per, rispettivamente, lo studio delle radiazioni e la scoperta del radio e del polonio. Laureata nel 1891 alla Sorbona di Parigi in fisica e matematica, iniziò nel 1987 i suoi studi sulle sostanza radioattive, arrivò nel 1906 ad insegnare nella prestigiosa università della Sorbona diventando la prima donna ad insegnare in tale università.                                                                                
  4. Maria Montessori (1870-1952): pedagogista, medico, filosofa, educatrice, scienziata e volontaria italiana, noto soprattutto per il metodo che porta il suo nome utilizzato ancora oggi nella scuole di tutto il mondo. Si iscrive all' università di medicina alla Sapienza di Roma dove sarà la prima donna a laurearsi in medicina. Nel 1896 sostiene la tesi a carattere sperimentale dal titolo "Contributo critico allo studio delle allucinazioni a contenuto antagonistico". Ottiene la nomina di assistente presso la clinica psichiatrica dell'Università di Roma. Nel 1896 partecipa al Congresso Femminile di Berlino come rappresentanza italiana. Poco dopo il 1898 diventa direttrice della scuola magistrale ortofrenica di Roma. Decide di intraprendere gli studi di filosofia conseguendo in seguito la laurea ed ottenendo nel 1904 l'opportunità di occuparsi dell'organizzazione educativa degli asili infantili per poi aprire nel 1907 la prima Casa Dei Bambini. Nasce così il movimento montessoriano dal quale avrà origine la scuola magistrale Montessori.                                                                                                                                                                                                                           
  5. Rita Levi Montalcini (1909-2012): neurologa e senatrice a vita italiana e premio Nobel per la medicina nel 1986. Scopre, intorno agli anni cinquanta, il fattore d'accrescimento delle fibre nervose (scoperta che la porta alla vittoria del Nobel nel '86). Nominata nel 2001 senatrice a vita per aver illustrato la patria con meriti scientifici e sociali.                                                              
  6. Madre Teresa di Calcutta (1910-1997): religiosa di fede cattolica e fondatrice della congregazione religiosa delle Missionarie della Carità. Le fu assegnato il premio Nobel per la pace nel 1979 e nel 2003 è stata proclamata beata da Papa Giovanni Paolo II.                                
  7. Margherita Hack (1922-2013): astrofisica e divulgatrice scientifica italiana.Laureata in fisica nel 1945 con tesi in astrofisica sulle Cefeidi. Dal 1964 al 1987 fu la prima donna italiana a dirigere l' Osservatorio Astronomico di Trieste ed è stata anche direttrice del dipartimento di Astronomia dell' Università di Trieste. Ha collaborato con il mondo intero essendo dell' ESA e della NASA. Nel 1955 ha ricevuto il Premio Internazionale Cortina Ulisse e fondò nel 1978 la rivista bimensile "L'Astronomia", per dirigere in seguito "Le stelle" con Corrado Lamberti.                     
  8. Anne Frank (1929-1945): ragazza ebrea, divenuta un simbolo per il ritrovamento del diario scritto da lei nel periodo in cui, con la sua famiglia, si nascondeva dai nazisti per poi morire tragicamente nel campo di concentramento di Bergen-Belsen.                                                            
  • DONNE CINEMATOGRAFICHE:                                                                                               
  1. La pianista (2001): Erika è sulla quarantina ed è un insegnante di piano e vive con sua madre. Dietro la sua immagine dura si nasconde una donna sessualmente repressa, sadomasochista e voyerista. Conosce Walter, studente di ingegneria che è pronto ad impegnarsi con lei, Erika acconsente ponendo però per iscritto tutta una serie di regole alla base di quello che sarà un rapporto sado-masochista. Arriveranno inevitabilmente alla rottura e lui andrà via ed a Erika non rimane altro che trafiggersi con un coltello.                                                                                      
  2. Ragazze interrotte (1999): Susanna è una ragazza con un cattivo rapporto con i genitori ed è piena di insicurezze e debolezze. Dopo una festa nella quale mischia pastiglie per il mal di testa e vodka, viene accompagnata dai genitori presso un amico psichiatra che le consiglierà una permanenza in un ospedale psichiatrico dove le sarà detto di aver tentato il suicidio e di aver bisogno di cure e a nulla serviranno le sue spiegazioni. Le diagnosi risulta essere un "disturbo borderline di personalità" . In questo triste posto conoscerà le sue compagne di permanenza: Lisa, Daisy, Polly, Georgina e Janet. Una notte, insieme a Lisa scapperà dall'ospedale e raggiungeranno Daisy (dimessa in precedenza) che s' impiccherà il mattino seguente, Lisa continuerà la sua fuga mentre Susanna tornerà in ospedale. Nel suo lungo percorso, Susanna imparerà ad accettare il fatto di soffrire di disturbi quali la depressione e riuscirà in fine a conoscere se stessa e ad affrontare la sua vita.                                                                                           
  3. Thelma e Louise (1991): Thelma è sulla soglia dei quaranta ed è sposata con un sessista che la trascura mentre Louise è una quarantenne cameriera e con una relazione insoddisfacente. Decidono di trascorrere un week end lontano dalla routine e partono per la montagna senza avvisare i consorti. Thelma viene avvicinata da Harlan che approfitta di un malore di lei per cercare di violentarla,  sopraggiungerà Louise che armata lo inviterà a desistere ma l'uomo non demorderà e lei gli sparerà un colpo in pieno petto per poi decidere di scappare verso il Messico. La fuga giunge al termine per le due donne, la polizia sarà loro alle costole ed inseguite da una flotta di volanti si ritroveranno sull'orlo di un precipizio. Con il sorriso sulle labbra e tenendosi per mano, si lanciano con la macchina nel precipizio.                                               
  4. Colazione di Tiffany (1961): Holly è una ragazza solare ed affascinante, per vivere fa la modella e la escort d'alto bordo che le permette di avere una vita mondana e conoscenze dell'alta società. Per risolvere definitivamente i suoi problemi economici è pronta a mettere da parte l'amore e sposare un uomo ricco che le regalo regolarmente gioielli Tiffany .Incontrerà Paul che cercherà di sgretolare il mondo artificiale ed etereo nel quale vive Holly.                                 
  5. Coco avant Chanel (2009): film tratto dalla storia della stilista francese Coco Chanel, la pellicola racconta della donna partendo dalla sua povertà fino alla nascita della sua casa d'alta moda mentre parallelamente viene raccontata la sua più grande storia d'amore con Etienne Balsan.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  
  • DONNE MUSICALI (non scriverò i vari significati dei testi, se vi va e di quelli che vi va potrete ascoltare i brani stessi e farvi un idea personale)                                                                                                                                                        
  1. A Chiara piace vivere (Gemelli Diversi)
  2. Aicha (Khaled)
  3. Annarella (CCCP)
  4. Berta filava (Rino Gaetano)
  5. Geraldine (Ivan Graziani)
  6. Iris (Biagio Antonacci)
  7. Laura (Vasco Rossi)
  8. Maria (Articolo 31)
  9. Roxanne (Police)
  10. Silvia lo sai (Luca Carboni


Credo fortemente che ogni donna si sia impersonificata o avrebbe voluto essere come una delle protagoniste su citate (e non) e credo che ogni uomo abbia sognato una donna, magari come quella che i grandi artisti cantano. Bene, io ho scelto la mia e credo sia ovvio capire su chi è caduta la mia scelta, forse quello che non sapete è il perché. Il perché non è scontato e banale come sembr...
Il primo ricordo che ho della canzone Mrs Robinson è  legato al film "Il laureato" ed in particolar modo al fotogramma nel quale Dustin Hoffman sfreccia felice ed innamorato sulla sua Alfa Romeo Duetto. Ho pensato all'amore in quel momento e a quanto potesse essere forte quello di Hoffman nei confronti della sua Mrs (anche se la versione che preferisco resta di gran lunga quella dei Beatels). Nel film, la sua villa e la sua auto, ma anche il suo mondo, fanno pensare che per lei non esista alcun problema e che tutto funzioni alla perfezioni ma in realtà non è cosi e Mrs Robinson fin da subito rende palese la sua condizione di infelicità (forse perché a discapito di quel che tutti affermano, no, i soldi non fanno la felicità...e si, lo so anch io che è molto più comodo piangere seduti in una Limousine che non su una Tipo). Nella camera d'albergo Ben e Mrs Robinson si interrogano su quello che è realmente il senso della loro storia giungendo alla conclusione che la persona amata va posta al centro di tutto e considerata come un insieme di corpo, emozioni e intelligenza. Ed è forse questa parte finale che mi ha fatto innamorare di questo personaggio, forse perchè sono andata oltre e non mi sono soffermato solo sul fatto che questa donna matura sia l'amante del figlio del socio di suo marito (non a caso poi la scelta di utilizzare "MISSIS" e non Mrs).
E voi invece? Cosa ne pensate? Le donne avranno un loro "modello" e gli uomini un "ideale"? Ditemi la vostra...  



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sabato 8 febbraio 2014

UNO,NESSUNO E CENTOMILA

In questo periodo, nel quale in quasi tutti i blog si parla del film "Tutta colpa di Freud", io vorrei uscire dagli schemi e parlare di un libro... di una condizione... di un grande scrittore... di tante cose...
UNO,NESSUNO E CENTOMILA è uno dei romanzi, forse il più famoso a mio avviso, di Luigi Pirandello. Che Pirandello fosse abbastanza complesso e complicato nei suoi racconti non era certo una novità, ma con il protagonista del suo ultimo romanzo si è di gran lunga superato ed ha fatto largamente parlare di se, allora come ora.
Vitangelo Moscarda, così si chiama il protagonista, conduce una vita apparentemente tranquilla, impegnato tra famiglia e lavoro forse non si è mai soffermato a pensare a lungo a ciò che lui è, a ciò che noi tutti siamo sin quando un bel giorno sua moglie gli fa notare la non perfetta simmetria del suo naso. Vitangelo si trova ora d'inanzi ad una crisi d'identità, la cui rivelazione più grande è che la gente che lo circonda, non ha di lui la stessa immagine che lui ha di se stesso.
Il protagonista inizia così una lunga ricerca di se stesso, mettendo in dubbio tutte le sicurezze acquisite fino a quel momento. Decide di lasciare il lavoro, anche a discapito della sua situazione economica, e sua moglie decide di abbandonare il tetto coniugale in quanto infelice di non riuscire più a manovrare il marito a suo piacimento.
Vitangelo andrà incontro alla follia, solo e abbandonato al flusso dei suoi pensieri arriverà alla conclusione che l'unico modo per non finire prigionieri di questa vita non basta semplicemente cambiare vita o nome ma bisogna vivere attimo per attimo e rinascendo di volta in volta.
Il titolo vuole aiutare il lettore a cogliere la giusta chiave di lettura: UNO(lui),NESSUNO(perchè non è niente d'inanzi al mondo) E CENTOMILA(modi nel quale gli altri lo vedono).
Nel tentativo di distruggere i CENTOMILA, viene additato come pazzo da tutti gli altri, troppo retrogradi per capire che forse la vita è diversa da come siamo abituati ad immaginarla.
Cerca di scappare dall'ovvietà di questa vita dopo aver preso coscienza del fatto che gli altri vivono in trappolo e che lui del resto non è del tutto libero. 
Viene giudicato pazzo, perché anche volendo credere alla sua teoria, era è e sarà impossibile far sparire le CENTOMILA immagini che gli altri hanno su di te.
La distruzione del personaggio, dal punto di vista pirandelliano, arriva nel momento in cui questo cerca di distaccarsi dall'universale per assumere una forma un po più individuale ma il problema è che non può esistere in una società solo l'immagine che abbiamo di noi stessi perché l'idea che gli altri hanno di noi sarà sempre e comunque viva e presente ed è per questo che l'io perde la sua individualità e da uno diviene centomila e quindi NESSUNO.
La sua sconfitta nei confronti del suo voler, tramite la follia, evadere da quella società trova riscontro nell'adulterio per il quale pagherà ma che gli permetterà di trovare la cura alle sue angosce. Arrivando alla conclusione di rifiutare ogni identità personale e perfino il suo stesso nome e finendo per identificarsi in ogni cosa.


"Siate sinceri: a voi non è mai passato per il capo di volervi veder vivere. Attendete a vivere per voi, e fate bene, senza darvi pensiero di ciò che intanto possiate essere per gli altri; non già perché dell’altrui giudizio non v’importi nulla, ché anzi ve ne importa moltissimo; ma perché siete nella beata illusione che gli altri, da fuori, vi debbano rappresentare in sé come voi a voi stessi vi rappresentate."

Ora la mia riflessione, quante persone quotidianamente non si riscontrano in quello che gli altri vedono in loro e cercano, pur di essere accettati, di creare maschere dietro le quali nascondersi?
Il mondo virtuale, non è forse una di queste?

mercoledì 9 maggio 2012

Caso , destino o quel che sia!

Vi è mai successo di fermarvi un attimo, esaminare la vostra vita e focalizzare la vostra attenzione sulle persone che ne fanno parte? Ci pensavo poco fa e la cosa che mi ha fatto sorridere è stata pensare a come il caso/ destino/ chiamatelo come volete, mi abbia portata a conoscere le persone che oggi mi circondano. Ho notato un piccolissimo particolare, che sarà pure una casualità ma che resta alquanto bizzarro: tutte le persone a cui voglio bene ora, quelle alle quali sono legata, quelle che fanno parte di me, anche se in modo differente fanno capo ad un unico avvenimente importante.
Sembra assurdo, ma se non avessi scelto in un estate di tanti anni fa, di fare parte di un corso sperimentale al licieo, oggi non conoscerei tutte queste persone. Ma, vi racconterò meglio, cosi potrete capire anche voi!
Anno scolastico Duemilaquattro/cinque, iscrizione al licieo e possibilità di scegliere oltre ai corsi normali, un nuovo indirizzo di cui si sarebbe formata un unica classe composta da venticinque alunni, rigorosamente sorteggiati. Settembre, giunge la chiamata, sono una dei fortunati venticinque. Panico iniziale, non so a cosa andrò incontro, non conosco nessuno dei nuovi compagni. La scuola inizia, il panico viene sostituito dalla curiosità e la curiosità dalla conoscenza. Gli anni passano, alcuni continuano il faticoso cammino, altri, come se fossero pecorelle vengono perse per strada. Una classe affiatatissima sempre, nel bene e nel male, caso più unico che raro. Duemilanove, la scuola finisce. Un esperienza unica, gli anni più importanti e soprattutto quelli più belli. Prendiamo tutti strade differenti,ma con alcuni, i più stretti i rapporti continuano anche fuori. Tra queste persone c'è lei, la compagna di banco per cinque anni che con il tempo è diventata un amica, anzi L'AMICA. Finita la scuola il nostro rapporto non può che rafforzarsi, anche se cn università differenti restiamo più unite che mai, cosi tanto da iniziare ad uscire insieme la sera. Tra gli amici che restano poi c'è lui, quello che il primo giorno è arrivato cn il sorriso smagliante sulle labbra e ti ha stetto la mano e da quel momento non la mai più lasciata. S'iscrive all'università e conosce una ragazzina tutto pepe che inizia a raccontagli la sua vita. Lei è simpatica e solare, lo coinvolge cosi tanto da scegliere di farla conoscere anche a noi, le amiche di una vita. C'è subbito simpatia e complicità, noi le parliamo del nostro mondo e lei a poco a poco ci fa entrare nel suo presentandoci quella che è la sua sorella per scelta. Quattro ragazze un po' pazze che con un unico sguardo entrano subito in sintonia, tanto da non separarsi mai.
Cosi come loro, anche tutte le altre persone che fanno parte della mia esistenza, sono legate anche se per vie traverse, a quel famoso sorteggio di otto anni fa.
Dunque quello che ogniuno di noi è oggi, è dovuto ad una scelta, un unica piccola scelta che ha condizionato e cambiato il corso delle nostre vite. Personalmente mi ritengo fortunata, ma voi? Come avete conosciuto chi vi circonda? Raccontatemi le vostre storie e vediamo se anche per voi una piccola scelta è stata fondamentale.